
By Eric H. Cline, Stefano Suigo
C’è un luogo della bassa Galilea, nell’odierno Stato d’Israele, che ha forse visto il maggior numero di battaglie al mondo: è l. a. valle di Jezreel, Esdraelon nella Bibbia. Su una collina, ai margini della fertile piana sottostante, sorge Megiddo, una delle città più antiche di cui si abbia notizia. Abitata fin dal 7000 a.C., oggi è un sito archeologico offerto ai turisti, ma a suo pace fu una potente città-stato, situata strategicamente sul crocevia degli antichi sentieri che collegavano tra loro le superpotenze dell’antichità: Mesopotamia (a Oriente), Egitto (a Meridione) e Anatolia (a Settentrione). Pochi chilometri verso Occidente si apre il Mar Mediterraneo, con le sue rotte commerciali e le sue navi da guerra a solcarne le onde.
Qui il faraone Pepi I combatté nel 2350 a.C. una delle best battaglie di cui si abbia notizia storica; qui, quasi mille anni dopo, Thutmose III sconfisse i cananei, e cinque secoli dopo re Saul e suo figlio Gionata vennero uccisi dai filistei. Luogo strategico di un’eterna «periferia contesa», Megiddo vide passare le armate di tutti gli eserciti, dalle truppe romane di Vespasiano (67 d.C.) all’ondata irresistibile degli arabi (946), dai bizantini (975) ai Crociati (1187), dai Mamelucchi (1270) a Napoleone (1799), in line with finire con gli inglesi del generale Allenby (1918) e gli israeliani della base aerea di Ramat David (1973). Tutto in un fazzoletto di terra.
L’ebraico Har Megiddo, «monte di Megiddo», a un orecchio greco suona «Armageddon», e non è un caso che proprio qui venga posta nel libro dell’Apocalisse l. a. battaglia definitiva tra il Bene e il Male.
Eric Cline rende viva sotto i nostri occhi questa piccola valle e le sue molte battaglie, raccontandoci con prosa avvincente tutte le luminose speranze, le vittorie inebrianti e le tragiche sconfitte che hanno fatto di questo luogo uno dei punti in assoluto più contesi del pianeta, in ogni epoca.
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Example text
1. Le forze cananee si radunano a Megiddo. 2. Thutmose III guida l’esercito egizio attraverso il Wadi Ara (Passo di Musmus). 3. Un piccolo contingente cananeo lasciato a difesa di Megiddo è colto di sorpresa dall’attacco egizio. 4. Le armate cananee dislocate a nord e sud di Megiddo si affrettano per unirsi alla battaglia, ma gli egizi ne escono vittoriosi. 5. I cananei sopravvissuti vengono assediati nella città di Megiddo prima di arrendersi a Thutmose III. Ma per sfortuna di Thutmose III, i suoi uomini si fermarono a saccheggiare gli accampamenti nemici, compresa la tenda del re di Kadesh.
I particolari della battaglia in sé sono poco chiari, ma a quanto pare Thutmose III dapprima superò il torrente Qina e schierò i suoi uomini in direzione est e ovest, dopodiché inviò un’ala dell’esercito, con tanto di carri, deviando a nord-ovest di Megiddo, e al contempo l’altra ala a sud-est della città. 25 I cananei, aggrediti su due fronti e sul punto di finire accerchiati, ruppero i ranghi e fuggirono in preda al panico. Le cronache di Tebe descrivono brevemente l’attacco e i suoi esiti. Allora [sua] Maestà partì [alla testa del] suo [esercito].
Anche l’estremità occidentale della valle costituisce un punto d’ingresso, là dove il fiume Kishon la congiunge alla piana di Akko, consentendo l’accesso da e verso il Mar Mediterraneo e oltre. La valle di Jezreel si estende per quasi tutta la larghezza di Israele, collegando la regione costiera con la valle del Giordano, e rappresenta il punto d’incontro di numerose importanti vie mercantili e militari. Per questo, nel corso della storia, i viaggiatori che attraversavano Israele praticamente in qualunque direzione – mercanti, pellegrini o guerrieri invasori che fossero – erano costretti ad attraversare la valle in quasi ogni occasione e venire a contatto con i suoi abitanti.